Realtà Aumentate e Realtà Virtuale: il futuro della progettazione

Realtà Aumentate e Realtà Virtuale: il futuro della progettazione

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Realtà aumentata e Realtà Virtuale: il futuro della progettazione

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I hear and I forget

I see and I remember

I do and I understand

Parte da questa massima di Confucio l’esplorazione nel mondo delle ultime tecnologie per la progettazione in realtà aumentata raccontato da StartSmart, la startup partner di THE3DGROUP che sta lavorando insieme alle altre aziende del Gruppo, a cominciare da SolidWord, per proporre soluzioni integrate che sfruttino le nuove tecnologie per migliorare la produttività delle aziende.

Una serie di applicazioni tecnologiche e di software che sfruttano le nuove tecnologie per adeguarsi a una tendenza naturale nel cervello umano: l’uomo assimila circa il 30% in più le informazioni acquisite in forma attiva piuttosto che passiva, compiendo cioè un’azione pratica invece di limitarsi a ricevere informazioni.

VR vs AR

Intanto un po’ di chiarezza. Si parla di Virtual Reality quando c’è un ambiente tridimensionale completamente creato in formato digitale, in cui la persona si immerge e può interagire, esplorando, manipolando oggetti o eseguendo una serie di azioni. Si parla di Augmented Reality quando attraverso uno strumento digitale come uno smartphone si inquadra la realtà e vi si aggiungono delle informazioni che arricchiscono di significato ciò che si vede nel mondo reale, ma con cui non è possibile interagire. Si parla infine di Mixed Reality quando la realtà viene aumentata con informazioni ed elementi con cui è possibile interagire: una fusione del mondo reale e virtuale in cui oggetti fisici e digitali coesistono e interagiscono in tempo reale. Queste categorie non sono assolute, rappresentano un continuum che va dal completamente reale al completamente virtuale a seconda degli strumenti a disposizione e degli obiettivi da raggiungere.

Tecnologie

Le tecnologie a disposizione vanno dagli smartphone ai visori, che oggi sono sempre più indipendenti, non necessitano cioè di essere collegati a un computer o a dei sensori esterni.
Le operazioni si possono effettuare attraverso comandi vocali o tattili. Questi ultimi si possono dare a mani nude attraverso dei sensori oppure differenti tipi di controller. Molto interessanti per i lavori di precisione sono i dispositivi aptici che consentono di regolare sia la direzione del movimento che la sua intensità. Mentre nei casi in cui la simulazione preveda spazi ampi, sono stati sviluppati dei simulatori di movimento in cui il corpo intero si muove per interagire meglio con lo spazio virtuale.

Applicazioni

La realtà virtuale e aumentata viene applicata in una serie molto ampia di settori. Ovviamente a trainare l’innovazione è stato il mondo dei videogames, ma questa è solo la punta dell’iceberg. Questi strumenti si rivelano utili nel mondo biomedicale (con applicazioni che vanno dalla formazione degli studenti, alla gestione preoperatoria più rapida e accurata), seguiti da progettazione, video live, intrattenimento, mercato immobiliare, retail, militare, educazione. Questi settori nei prossimi anni vedranno raddoppiare, se non addirittura triplicare, gli investimenti.
Quanto alle funzioni, si applica alla fase di progettazione e design, all’attività logistica, agli studi ergonomici, alla manutenzione, al marketing, alla formazione ed educazione. Secondo le previsioni, la spesa per il training in realtà aumentata o virtuale sarà di 3,5 miliardi di dollari entro il 2020 ed “esploderà” a 11,9 miliardi entro il 2025.

In generale, il mondo virtuale si presta all’utilizzo in tutte quelle situazioni in cui le prove reali sono:

Costose

Nel caso di grandi impianti o macchinari complessi, il costo complessivo di un errore sia in termini di componenti che di tempo perso nella produzione può essere significativo. Emblematico il caso di una casa automobilistica che ha chiesto ai nostri esperti di testare virtualmente un nuovo impianto di produzione: anche se il progetto aveva superato tutte le revisioni, solo una volta realizzato l’ambiente virtuale sono stati trovati ben 12 errori. Errori che sarebbero costati, su un impianto reale, due settimane di lavoro, per un valore di 200mila euro.

Lontane

Se un’azienda deve fare la manutenzione di un macchinario dall’altra parte del mondo, non è più necessario mandare un tecnico; è possibile guidare in remoto un operatore, aiutati dalle soluzioni visive che consentono di ovviare facilmente anche alle barriere linguistiche.

Rischiose

Dove un errore può mettere a rischio la salute di chi compie l’operazione o di chi la subisce (come in ambito medico), la formazione in ambiente virtuale o aumentato può essere estremamente realistica e quindi più efficace, pur restando innocua. Programmi virtuali anche di particolare effetto realistico che mostrino agli operai le conseguenze dei loro errori, risultano molto più efficaci della pura teoria.

 

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