L’aggiunta di nuove tecnologie ai prodotti li rende più competitivi, ma anche più complessi. Se questa complessità non viene gestita, potrebbe crearsi uno svantaggio competitivo anche molto importante. I problemi derivanti dalla complessità infatti possono causare ritardi e costi più elevati, la finestra di opportunità per i nuovi prodotti continua a diminuire e un prodotto ha meno tempo per acquisire quote di mercato prima che prodotti più recenti lo sostituiscano. Quando il time-to-market non è tempestivo tale finestra diminuisce ancora e si perdono opportunità di ricavo.
Ma non solo: per gli ingegneri i cicli di progettazione sono più lunghi, i processi sono meno efficienti e, quando si verificano errori inevitabili, le rilavorazioni sono inevitabili (e costose).
Gli strumenti devono supportare le esigenze future
Per supportare l’adozione della tecnologia e gestire la complessità che ne deriva, sono necessari gli strumenti software giusti. Perciò per evitare di essere limitati da quelli attualmente in uso, potrebbe essere necessaria una sostituzione con strumenti che possiedono alcune funzionalità CAD particolari: alcune di loro si distinguono particolarmente poiché riescono a fare una notevole differenza.
Il software con i giusti miglioramenti delle prestazioni semplifica il lavoro con assiemi di grandi dimensioni. Inoltre, può gestire modelli complessi con un maggior numero di dati integrati, ad esempio, i dati di materiali e produzione. I modelli di grandi dimensioni non dovrebbero rallentare il software, quindi gli ingegneri non devono perdere tempo a recuperare i modelli o le funzioni da rigenerare.
Uso dell’intelligence
La Model-Based Definition supporta una collaborazione migliore con la produzione. Consente di sfruttare più facilmente le informazioni integrate nel modello CAD e di semplificare l’accesso ai dettagli di produzione, riducendo al minimo il rischio di errori e comunicazioni errate.
Il Generative Design invece sfrutta l’intelligence presente nello strumento CAD. Consente di liberare gli sforzi di progettazione dalla collaborazione tra le parti più noiose per determinare il progetto migliore e consente al software di svolgere il lavoro di ottimizzazione.
Evitare la complessità
Il numero di configurazioni è una delle principali fonti di complessità. L’automazione progettuale consente di automatizzare la creazione delle configurazioni in base a
regole di progettazione, risparmiando tempo e riducendo la possibilità di errori.
Gli strumenti CAD che semplificano il riutilizzo di modelli meno recenti consentono inoltre di risparmiare tempo e ridurre gli errori. È possibile sfruttare i dettagli di progettazione collaudati e comprovati senza sprecare tempo nella ricreazione del lavoro precedentemente eseguito.
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