Con Design Assistant, Dassault Systèmes introduce un assistente virtuale integrato nella piattaforma 3DExperience, capace di supportare i progettisti, ridurre gli errori e velocizzare i flussi di lavoro. Un’innovazione che non sostituisce l’ingegno umano, ma lo aiuta e lo potenzia.
È ovunque. O meglio, sembra esserlo: nella sanità, nel marketing, nella produzione industriale, nella comunicazione. Parliamo di Intelligenza Artificiale, protagonista della rivoluzione digitale che caratterizza questi anni. Qual è quindi la situazione nel mondo della progettazione CAD? È davvero possibile contare su strumenti capaci di affiancare il progettista, semplificando il lavoro quotidiano e riducendo gli errori? Design Assistant, l’intelligenza artificiale integrata nella piattaforma 3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes rappresenta un interessante punto di riferimento in cui cercare una risposta. Il sistema è integrato all’interno dei ruoli cloud-based come 3D Creator, 3D Sheet Metal Creator e 3D Structure Creator con il compito di velocizzare le attività ripetitive, suggerire operazioni contestuali e facilitare la modellazione.
“L’intelligenza artificiale fa sì che Design Assistant si comporti come un collaboratore virtuale. O meglio, come un assistente esperto che, dopo aver compreso il contesto in cui si opera, propone le azioni più adatte, alleggerendo il carico di lavoro del progettista e riducendo i margini di errore”, spiega Roberto Milioli, Technical Manager per SolidWorld, che prosegue con un esempio: “Durante la modellazione Design Assistant può proporre automaticamente funzioni come estrusioni, raccordi, vincoli, o può suggerire i migliori accoppiamenti tra componenti. Il tutto viene effettuato in tempo reale, guidando l’utente con selezioni rapide e strategie predittive che riducono tempi e margini d’errore”.
3D Creator si pone come strumento più generalista, adatto a qualsiasi tipo di progettazione meccanica, dalla modellazione di singoli componenti all’assemblaggio, fino alla gestione di vincoli e movimenti. 3D Sheet Metal Creator e 3D Structure Creator, sono invece strumenti con una forte specializzazione: il primo per la lavorazione della lamiera, l’altro per la creazione di strutture saldate. Al loro interno, Design Assistant si declina in modo diverso a seconda del ruolo per il quale è impiegato.
“In 3D Creator l’intelligenza artificiale supporta l’utente nelle operazioni di base e avanzate, comprese le fasi di assemblaggio, grazie a funzionalità come lo Smart Mate che consente accoppiamenti automatici semplicemente trascinando i componenti – prosegue Milioli -. In Sheet Metal Creator, invece, Design Assistant riconosce le caratteristiche tipiche delle lamiere, come pieghe o flange, e suggerisce le strategie migliori per lo sviluppo di componenti ottimizzati per la produzione. In Structure Creator, infine, individua pattern ripetitivi e schemi strutturali, suggerendo l’uso di profili e giunzioni adeguate all’intento progettuale dell’utente».
Queste caratteristiche suggeriscono inevitabilmente una domanda: l’Intelligenza Artificiale di cui è dotato Design Assistant può sostituire il progettista? La risposta di Milioli è quanto mai chiara: «No. Non lo sostituisce ma lo affianca, permettendogli di concentrarsi sulla parte creativa e concettuale del lavoro. La sua funzione non è esecutiva, ma collaborativa: l’AI diventa un alleato che velocizza il flusso e suggerisce operazioni, lasciando spazio a quelle componenti insostituibili e uniche che sono l’intuizione e l’esperienza umana».
Uno sguardo al futuro
Pur in un’ottica di collaborazione, l’espansione dell’Intelligenza Artificiale lascia intuire spinte evolutive sempre più penetranti all’interno degli strumenti CAD. Già ora la concentrazione degli sviluppatori va verso flussi di lavoro predittivi, capaci di apprendere dalle azioni dell’utente attraverso il machine learning. L’obiettivo è trasformare il CAD in un partner proattivo, capace di anticipare le esigenze, proporre soluzioni ottimali e alleggerire sempre più l’attività dell’ingegnere. In prospettiva, il progettista non sarà più solo colui che comanda uno strumento, ma entrerà in dialogo continuo con un sistema intelligente capace di apprendere, memorizzare abitudini e proporre il passo successivo in tempo reale.
“Come specificato, oggi Design Assistant è in grado di suggerire azioni in base al contesto, ma non ha ancora una componente di apprendimento autonoma nel senso pieno del machine learning – conclude Milioli -. I passaggi evolutivi, però, vanno nella direzione di rendere il sistema capace di apprendere davvero dalle azioni del progettista e non solo rispondere a ciò che vede nel momento presente. Già allo stato attuale, comunque, Design Assistant rappresenta un importante passo avanti rispetto a molti altri strumenti CAD, e colloca Dassault Systèmes in una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza. Altri attori del settore stanno lavorando nella stessa direzione, ma Design Assistant è oggi una delle applicazioni più avanzate in ambito CAD. Il futuro della progettazione sarà inevitabilmente sempre più legato a queste tecnologie, e farsi trovare pronti significa investire in modo intelligente innovazione”. Ingrediente senza il quale non esiste progresso tecnologico.
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