Sfruttando le potenzialità di SOLIDWORKS, la startup innovativa Novac abbina i supercondensatori alle batterie dei veicoli elettrici, collocandoli in punti strategici o addirittura realizzando parti multifunzionali. Dal cuore della Motor Valley emiliana al futuro della mobilità.
Il concetto di mobilità sta vivendo una forte evoluzione grazie allo sviluppo dei veicoli elettrici. Tra le tecnologie che mostrano il maggiore dinamismo sicuramente l’accumulo di energia – cioè, le batterie – è quello che evidenzia i margini di crescita più significativi. È un mercato nel quale si muovono sia grandi player, sia piccole startup innovative: a questa seconda categoria appartiene Novac, nata nel 2020 all’interno dell’Università di Modena per iniziativa dei quattro fondatori Matteo Bertocchi, Loris Bruzzi, Alessandro Fabbri e Aldo Girimonte.
“L’idea di base è quella di abbinare alle batterie tradizionali anche dei supercondensatori, così da ottenere il meglio dalle due tecnologie. Rispetto alle batterie, i supercondensatori consentono di gestire una maggiore corrente in una frazione del tempo, il tutto con un numero estremamente elevato di cicli di carica/scarica. Noi siamo andati oltre, letteralmente spalmando questi supercondensatori all’interno di spazi altrimenti inutilizzati e ottimizzando così forme e volumi nei veicoli”.
Alessandro Fabbri, Co-founder di Novac
I vantaggi dei supercondensatori
Tipicamente i pacchi batteria hanno una forma ben definita, in genere un parallelepipedo che viene collocato sul pianale del veicolo. Maggiore è la capacità richiesta, più grande sarà la batteria. I supercondensatori funzionano invece da buffer estremamente dinamici: non occorre che siano molto capienti, perché continuamente si caricano (in frenata o prelevando dalla batteria principale) e si scaricano (in accelerazione), rendendo disponibile l’energia per gli spunti più impegnativi. I supercondensatori studiati da Novac, poi, sono a stato solido: ciò significa che, in caso di guasto o rottura, non c’è rischio di fuoriuscita di liquido infiammabile.
“Essendo relativamente compatti, abbiamo deciso di adattare i supercondensatori agli spazi disponibili, ad esempio aggiungendo una funzione a componenti strutturali o estetici già esistenti. Questi dispositivi sono più efficienti e durante il processo di carica e scarica non si scaldano: così, non richiedono ulteriori dispositivi per il raffreddamento, come invece avviene sulle normali batterie. Una delle complessità che abbiamo affrontato è stata comprendere in quali punti collocare i nostri supercondensatori, perché possono essere modellati e piegati solo entro un certo limite. In questa attività ci è di grande aiuto il software di progettazione parametrica SOLIDWORKS”.
Alessandro Fabbri, Co-founder di Novac
La progettazione 3D con SOLIDWORKS
Collocare i supercondensatori in aree particolari, inutilizzate o anguste, è l’approccio ideale con questi componenti, ma non sempre è facile da realizzare in pratica. Poter lavorare agevolmente con file 3D per capire quale sia il posto migliore nel quale posizionarli è di importanza strategica. Con SOLIDWORKS, distribuito da SolidWorld GROUP, Novac è in grado di analizzare le diverse superfici e decidere così quale sia il punto migliore nel quale inserire i supercondensatori.
“La chiave è identificare i raggi di curvatura, le celle, che costituiscono la parte principale di un supercondensatore, non possono essere piegate oltre un certo angolo, né tantomeno formare spigoli. SOLIDWORKS è uno strumento che, con un clic, dà questa informazione e permette di identificare in maniera rapida e precisa i punti più adatti. Naturalmente, sfruttiamo SOLIDWORKS anche per molte altre attività di progettazione e verifica: pur offrendo numerose funzionalità, è piuttosto intuitivo da utilizzare. Abbiamo imparato a usarlo sia per tentativi, agevolati dall’interfaccia di facile comprensione, sia appoggiandoci alle guide presenti sul sito ufficiale e sui molti forum alimentati dalle comunità on-line”.
Alessandro Fabbri, Co-founder di Novac
I progetti che Novac sta sviluppando hanno destato l’interesse di molte aziende: sono attive collaborazioni con Dallara Automobili nel motorsport, con Leonardo per lo sviluppo di nuovi droni nel settore aero-spaziale, con STMicroelectronics nell’elettronica e con un’azienda modenese per la creazione di una soluzione ibrida basata su idrogeno (fuel cell) e supercondensatori nel settore powertrain. Dall’Università al futuro con il supporto affidabile di SOLIDWORKS.
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